Pubblicazioni IGS

Gramsci e la continua crisi

Pasquale Voza
Gramsci e la continua crisi

Edizione: 2008
Collana: Biblioteca di testi e studi
ISBN: 9788843045952

L’indagine del volume si sviluppa e si articola in molteplici direzioni: la questione degli intellettuali, la categoria teorico-politica della rivoluzione passiva, la fortuna popolare di Giuseppe Verdi e del melodramma in connessione con il problema del nazionalepopolare, la stratificata presenza della figura e dell’opera di Gramsci nel percorso letterario e intellettuale di Pier Paolo Pasolini. Attraverso tale indagine Voza si propone di interrogare in qualche misura il "drammatico", cruciale e, in forme nuove, ancora vivo problema dei Quaderni del carcere: «come nasce il movimento storico sulla base della struttura», vale a dire il grande tema della costituzione politica della soggettività in quei tempi moderni che Gramsci chiamava «tempi di socializzazioni».

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Guido Liguori
Sentieri gramsciani

Edizione: 2006
Collana:Biblioteca di testi e studi
ISBN: 9788843038817

Le opere di Gramsci, in primo luogo i Quaderni del carcere, si presentano – è stato detto – come un 'laboratorio', una 'officina': anche se sottendono un pensiero forte, una concezione del mondo organica, le particolarissime condizioni nelle quali vennero scritte ne fanno un insieme di non semplice decifrazione. Lo specialissimo linguaggio dell'autore, inoltre, che tende a usare, spesso metaforicamente, vecchie espressioni per proporre nuovi concetti e fornire strumenti atti a leggere un mondo – per tanti versi ancora il nostro mondo – con tratti inediti, ne rende difficile la comprensione. Cercare, in questo labirinto, di tracciare dei sentieri di lettura vuole essere un modo per aiutare il lettore a ritrovare il filo unitario e coerente del pensiero di Gramsci. Lo scavo filologico, la ricognizione sulle fonti, l'attenta decifrazione delle interpretazioni e delle 'traduzioni' del suo pensiero, tutto serve quale contributo per approssimarsi a un autore oggi più 'diffuso' che effettivamente conosciuto. La prima parte del volume affronta alcuni temi centrali della teoria politica e della visione del mondo di Gramsci, quali i concetti di Stato, società civile, ideologia, senso comune, morale, conformismo. La seconda parte tratta del rapporto di Gramsci da un lato con alcuni 'maestri' (Marx, Engels, Labriola), dall'altro con alcuni suoi 'interpreti', in primo luogo Togliatti. La terza parte presenta alcune digressioni sulle metafore usate da Gramsci, nonché sull'immagine che i contemporanei e i posteri hanno avuto del comunista sardo.
 
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 Fabio Frosini, Guido Liguori (a cura di)
Le parole di Gramsci.
Per un lessico dei “Quaderni del carcere”
 
Carocci, Roma 2004 (“Per Gramsci”, 3), pp. 271
 
È in libreria il volume che raccoglie le relazioni rielaborate del Seminario sul lessico dei Quaderni della Igs Italia. Riproduciamo di seguito la scheda e l’indice del volume:

 

A partire dalla pubblicazione delle Lettere dal carcere, nel 1947, l’opera di Antonio Gramsci ha svolto una funzione difficilmente confinabile nei termini della cultura anche ampiamente intesa: rispondendo del resto alle intenzioni dell’autore, i custodi della sua eredità, e in primo luogo Togliatti, hanno sistematicamente accentuato il nesso strutturale tra i Quaderni del carcere e la concreta identità politica del Partito comunista. Questo legame è alla radice non solo di effetti benefici sulla storia dei comunisti italiani, ma anche, sull’altro versante, di una quasi permanente tendenza a consolidare le interpretazioni di Gramsci in schemi e concetti più o meno legati ad esigenze politiche del tempo.

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Giorgio Baratta
Le rose e i quaderni
Il pensiero dialogico di Antonio Gramsci
Edizione: 2003
Collana: Biblioteca di testi e studi
ISBN: 9788843027828
 
Dedicato a Edward W. Said, Le rose e i quaderni propone un nuovo sguardo su Gramsci, frutto di un lungo viaggio attraverso la sua fortuna nel mondo. Il volume si addentra nel labirinto dei Quaderni interrogandoli da un punto di vista 'dialettico-dialogico' senza forzarne o appiattirne i momenti 'contrappuntistici', ma facendosi anzi guidare da essi. Dopo una prima parte che rivolge un'attenzione più matura a concetti che sembravano invecchiati (a cominciare da 'nazionale-popolare', complicato dall'estensione 'nazionale-internazionale') e una seconda – di contenuto marcatamente teorico – incentrata sul concetto di 'uomo' ma che percorre anche altri spazi di tensione (come tra filosofia della prassi e americanismo, tra filologia vivente e traducibilità, tra dialettica e scienza, tra egemonia, politica ed economia), la ricerca culmina nell'ultima parte dedicata a Europa-America-Mondo. In essa soprattutto si evidenzia il nesso 'leggere Gramsci-leggere la realtà': una realtà a dominanza imperiale, ove alla persistente egemonia americana o americanista si accompagnano le potenzialità germinali di una nuova Europa, confrontate con le capillari istanze postcoloniali diffuse nel pianeta. Su questo mondo 'grande, terribile e complicato' vale la pena interrogare un pensatore del Novecento 'testimone del presente'.